
Figlia dei gloriosi anni ’90, sono Writing Mentor e autrice pubblicata. Ho una formazione in scrittura, comunicazione e storytelling e una passione ventennale per la psicologia, la crescita e il benessere personale.
Ho scritto un libro per ragazzi sull’importanza delle emozioni e delle connessioni tra esseri umani, ma non è solo per loro che metto insieme le mie storie. Con le mie parole aiuto anche le donne e le madri come me a sentirsi meno sole e inascoltate. A confrontarsi e a connettersi tra loro con gentilezza ed empatia, senza giudizio o senso di colpa.
Come?
Attraverso storie illustrate che danno voce a tutti quei pensieri scomodi nella testa di ognuna di noi e percorsi di scrittura consapevole e quotidiana.
IN PRIMO PIANO
La scrittura per me non è solo amore e dedizione, ma uno strumento indispensabile che da anni mia accompagna alla comprensione della mia persona. Solo scrivendo (e cancellando e riscrivendo) riesco ad entrare nelle pieghe del mio animo e a vedere le emozioni che si nascondono dentro. Scrivere per me serve proprio a questo: a vedere e dare un nome alle cose che tendono a sottrarsi alla nostra vista. E a liberarci da quelle che appesantiscono lo zaino con cui affrontiamo la vita.
La maternità è stata l’esperienza che mi ha fornito la causa giusta a cui mettere a servizio questa mia abilità. Lo stato di grazia della gravidanza a cui ha fatto seguito una sorta di spaccatura interiore – dove finisce la donna e inizia la madre? – la perdita d’identità e della percezione del mondo così come lo conoscevo prima. Tutte queste cose mi hanno fatto sperimentare le emozioni più scomode e spiacevoli e mi hanno fatto comprendere che la maternità è una questione molto più complessa di quello che ci vogliono far credere. Perché la storia della maternità, quella vera, nessuno ce l’ha mai raccontata.
E allora perché non contribuire a cambiarla, frase dopo frase, racconto dopo racconto?
Così è nato il progetto Storia Libera Tutti, una raccolta di storie di ordinaria vulnerabilità materna. Il primo contenitore in assoluto di racconti illustrati pensati esclusivamente per genitori, nato quando ho pensato a me, a te, e a tutte noi ormai stanche di avere a disposizione solo volumi di psicologia per l’infanzia e tomi di neuroscienze (utilissimi, ma diciamocelo: non sono la miglior medicina per un animo ferito dal senso di colpa).
Perché proprio Storia Libera Tutti?
Perché è questo che le parole fanno: ci liberano.
Rendono libera me, ogni volta che le lascio correre su un foglio bianco.
Creeranno spazio anche in quel luogo meraviglioso che è il tuo animo, se glielo permetterai.
E chissà che non possano fare lo stesso per i tuoi figli che un giorno quelle storie le ascolteranno proprio da te. Ecco che le parole ci rendono tutti vincitori. Storia libera tutti!
Perché invece racconti di ordinaria vulnerabilità?
Perché per ritrovarsi ed accogliersi ci vuole coraggio.
E il coraggio non può esistere senza la condivisione di una vulnerabilità comune, universale, quella che sperimentiamo ogni giorno nella nostre vite frenetiche e che pensiamo solo nostra.
E invece no, è la vulnerabilità di tutte.
Vivere in modo incondizionato significa andare a letto la sera pensando: sì, sono imperfetta e vulnerabile, e a volte ho paura, ma questo non cambia la verità, e cioè che sono anche coraggiosa e merito amore e senso di appartenenza.
brené brown

Scrivere per le madri mi ha fatto osservare più da vicino – e con molta più chiarezza – tutti i limiti e i pericoli che si nascondono dietro la narrazione corrente sulla donna e sulla madre. Quella che fa del sacrificio il suo centro gravitazionale e del senso di colpa il suo carburante. Quella che non ci permettere di crescere e vivere da protagoniste la nostra storia autentica di donne (oltre le madri che siamo).
Mentre scrivevo una storia sull’identità materna come importante momento evolutivo nella vita di ogni donna ho pensato ‘basta, è arrivato il momento di fare di più’. Io stessa ho usato la scrittura creativa per evolvere e superare le convinzioni limitanti che bloccavano la mia crescita, fino al punto di raggiungere l’obiettivo di una vita, quello di scrivere e pubblicare un libro e costruire un’attività in cui la scrittura è sempre protagonista.
Perché allora non condividere la mia esperienza e le mie conoscenze per permettere ad altre donne di fare lo stesso?

Ho quindi iniziato a scrivere non solo per le donne, ma anche CON le donne!
Perché no, non bastava più proporre loro un prodotto esclusivo come i racconti illustrati. Le donne con cui mi confrontavo quotidianamente avevano voglia di rimettersi al centro andando oltre le storie con cui potevano immedesimarsi e scrivendole di loro pugno. Ma avevano anche bisogno di una guida, di qualcuno che le prendesse per mano e le aiutasse a dare ordine e forma a tutti gli eventi del proprio vissuto.
Sulla base di questo bisogno ho creato i miei percorsi di scrittura an-notativa per la donna, oltre.
Oltre cosa?
Oltre la madre, la compagna, l’amica.
Oltre la professionista e lavoratrice impeccabile.
Oltre la brava bambina che è stata e che sente di dover ancora essere.
Oltre gli stereotipi e i condizionamenti.
Oltre le convinzioni limitanti e un self talk poco rispettoso.
Oltre le maschere e le lenti distorte.
Oltre.
Vuoi sapere di più sui miei percorsi?
