Per essere più produttivi non servono litri di caffè o pagine di frasi motivazionali: basta iniziare ad essere più consapevoli di ciò che si sta facendo. Leggi fino alla fine per scoprire come rimanere concentrata sui tuoi obiettivi e iscriviti alla newsletter per ottenere un approfondimento su una di queste pratiche!
Passiamo le giornate a lamentarci dei nostri livelli di produttività. Ci sembra sempre di affannarci senza raggiungere mai gli obiettivi prefissati: sul lavoro, nell’alimentazione e nel workout, perfino nelle relazioni personali.
Ma cosa è davvero la produttività? Ne abbiamo parlato sul profilo Instagram in una bellissima diretta con Francesca Deane – Health & Mindset Coach. Produttività significa, in sostanza, portare avanti e realizzare le cose importanti, con equilibrio. Non si tratta, come siamo abituati a pensare, di dover fare mille cose, ma di adeguare il nostro sforzo, di gestire il nostro tempo e le nostre energie per raggiungere gli obiettivi (quelli che per noi contano davvero) senza sentirci in apnea.
Per me, uno dei modi migliori per riuscire a regolare i miei sforzi senza disperdere energie, è quello di portare la mindfulness nella routine quotidiana. Sì, anche quella lavorativa.
Qui per te ho 5 pratiche di mindfulness che ho sperimentato e che possono davvero aiutarti a trovare il giusto equilibrio tra lavoro, tempo ed energia.
Pronta?
Iniziamo.
Ascolta il tuo corpo

Spesso il motivo per cui non siamo produttivi è che siamo stanchi. Quindi la prima cosa che ti consiglio di fare, se senti di non essere produttiva come vorresti, è un atto di gentilezza verso te stessa.
Silenzia tutto, lascia andare il rumore di fondo e ascoltati. Ascolta il tuo corpo, le sensazioni che ti comunica. Nota se ci sono zone di dolore e di disagio. Localizzale, accoglile, ascoltale. E ascolta anche il tuo respiro. Com’è oggi? Lungo, corto, spezzato?
In base al risultato di questo lavoro di esplorazione, valuta la possibilità di rallentare. Di fermarti e riposare.
Lo so, nelle nostre giornate che corrono più veloce della luce ci sembra di non avere il permesso di fermarci a respirare. Ma ti assicuro una cosa: quando il motivo della scarsa produttività è la stanchezza, accanirsi sul documento da scrivere o sul lavoro da consegnare, si rivela davvero controproducente. In questi casi, rallentare e fare scorta di energie è davvero l’unica soluzione per portare a termine un lavoro.
Ci sono tante cose che puoi fare in questa parentesi di tempo di “ricarica fisica ed emotiva”: puoi meditare, dormire, dedicarti ad un’attività che ti piace, uscire a fare una passeggiata o perché no, mettere in moto il tuo corpo. Dei benefici del mettere in movimento il nostro corpo, anche quando ci sembra di non avere energia sufficiente, avevo già parlato nell’articolo 5 pratiche di self care per chi non ha tempo. Leggi per saperne di più!
Costruisci il tuo ambiente ottimale
In base alla mia esperienza, un’ulteriore causa di scarsa produttività potrebbe essere un ambiente di lavoro caotico, disordinato, ricco di stimoli e distrazioni. Un tempo infatti ero solita lavorare su una piccola scrivania dove ammucchiavo di tutto: libri, post it sparsi, penne che non scrivevano più (non hai idea di quante volte mi sia dovuta alzare per questo motivo!). E poi tablet e smartphone che mi davano costanti tentazioni allo scrolling selvaggio. Poi ho deciso di spostarmi su un tavolo più grande: quello della cucina. Lì avevo più ordine e spazio. Ma avevo anche una costante visuale della pila di piatti da lavare e del frigo da riempire!
Ora, so che non tutte lavoriamo da casa e che non tutte possiamo scegliere il luogo in cui svolgere la maggior parte del nostro lavoro. Però, qualunque esso sia, possiamo sicuramente ottimizzarlo, in alcuni semplici modi. Eliminando dispositivi digitali e altre possibili fonti di distrazione. Oppure togliendo il superfluo e tenendo sulla scrivania solo ciò che ti serve davvero. E soprattutto, mantenendo tutto pulito e ordinato (nei limiti del possibile). Non so se vale per tutti, ma per me l’ordine è un ottimo incentivo e stimolo per il lavoro produttivo.
C’è da dire che anche un ambiente ottimizzato nel migliore dei modi però può, per vari motivi, ostacolare il nostro flow, e questo è vero specialmente se fai un lavoro creativo. In questi casi ho un ulteriore consiglio per te: sgranchisciti le gambe e cambia ambiente, anche solo per un po’!
Su Instagram avevo già parlato di produttività sul lavoro: qui troverai altri suggerimenti utili per restare focalizzata su ciò che stai facendo, momento per momento.
Crea la tua morning routine

Prima di parlare di morning routine voglio tranquillizzarti: non ti sto suggerendo di svegliarti all’alba per dedicarti ad una serie attività obbligatorie, sequenziali e immutabili!
Ora puoi tirare un sospiro di sollievo e continuare a leggere.
Per me spesso la poca produttività percepita derivava anche dal fatto che la giornata nemmeno iniziava e io già mi ritrovavo immersa nelle cose da fare. Alzarsi dal letto con la pretesa di essere già performante di certo non ci aiuta a dare il meglio sul lavoro. Piuttosto, possiamo puntare la sveglia un po’ prima e mettere un piccolo momento di decompressione tra il sonno e la routine frenetica.
Per fare cosa? Per dedicarci a ciò che ci piace, ci energizza e ci fa stare bene. Per me è lo yoga, la meditazione e la lettura, per te potrebbe essere una colazione gustata con calma, un podcast e una doccia calda.
La morning routine è quella coccola che ti dà la motivazione necessaria per la giornata. Sta a te decidere cosa metterci dentro!
Qui ti do alcuni suggerimenti:
Morning pages. Scrivi, appena ti alzi dal letto, tutto quello che ti passa per la mente.
Un mini workout (io adoro fare yoga o stretching).
Meditazione o esercizi di visualizzazione.
Una colazione nutriente, lenta, silenziosa e “consapevole”.
Una skin care più lunga e ricca di quella a cui riesci a dedicarti la sera.
Ti interessa un approfondimento su una di queste pratiche?
Vivi un’anteprima della tua giornata
Una cosa che ho imparato nel mio percorso di coaching e che mi torna sempre molto utile, è vivere una piccola anteprima della mia giornata.
La sera, prima di mettermi a letto, visualizzo e poi metto nero su bianco tutto ciò che dovrebbe o potrebbe accadere il giorno dopo. Scrivo le cose da fare, quelle che mi piacerebbe fare e pure le cose che potrebbero andare storte. Immagino gli imprevisti e provo a pensare ad un piano B. E a volte, pure ad un piano C.
Soprattutto, focalizzo la mia attenzione sulle cose importanti, sulle priorità, sugli obiettivi da provare a salvaguardare, anche in caso di imprevisti. Tutto il resto so di poterlo rimandare, delegare, riprogrammare. E so che anche se dovesse succedere, non sto procrastinando, ma gestendo con consapevolezza e flessibilità una situazione che è sfuggita alle mie previsioni.
Il risultato della visualizzazione di questa piccola anteprima è che il giorno dopo mi sveglio con una marcia in più: con più consapevolezza, intenzionalità e focus.
Gestisci con intenzionalità il tuo tempo

E infine parliamo proprio di lui: il tempo.
Quello che ci sembra di non avere mai, quello così scarso e sfuggente. Ed è vero, le scorte di tempo non sono infinite. Ma ci sono alcuni modi molto efficaci per gestirlo al meglio, portare a termine le nostre attività e goderci pure le nostre relazioni e le nostre passioni a fine giornata!
Qui non ti farò un elenco delle diverse tecniche di gestione del tempo, basta cercare sul web e ne troverai tantissime. Ti racconto però tre cose che hanno funzionato per me.
Pianificazione mensile e settimanale. Ebbene sì, io pianifico tutto il mese e anche tutta la settimana, nel dettaglio. Decido consapevolmente come e dove allocare il tempo per il mio lavoro, le mie relazioni, le mie passioni. In questo modo, so esattamente dove va a finire il mio tempo e non ho la costante tentazione di “sprecarlo”.
Tecnica Pomodoro. Questa è una delle tecniche di gestione del tempo che amo di più. Funziona così: si decide l’attività da svolgere, si imposta un timer a 25 minuti (che equivale a un pomodoro) e si lavora sull’attività. Si termina il lavoro quando suona il timer e si fa una breve pausa (dai 3 ai 5 minuti). Dopo quattro pomodori, si può fare una pausa più lunga (dai 15 ai 30 minuti). Sembra quasi divertente, no?
Gestire notifiche e app sullo smartphone. In sintesi, silenzio le app che mi causano più distrazione (email e social, principalmente) e alcune di queste le sposto nell’ultima schermata del telefono.

Quale di queste pratiche porterai nella tua giornata lavorativa?
Vieni a trovarmi su Instagram e raccontamelo.
A presto!