Roccia, coraggioso, invincibile, supereroe. Per la festa del papà, non regaliamo agli uomini l’ennesimo stereotipo di genere, ma proviamo a riscrivere una narrazione senza il peso di etichette che non fanno bene a nessuno.
Questo articolo nasce così, di getto, di pancia. Avrei dovuto scrivere di mindfulness, di radicamento, di connessione mente – corpo. Ma ho percepito la necessità di parlare di qualcosa di più urgente: l‘immagine fortemente stereotipata che continuiamo a riproporre sull’essere uomini. Sull’essere padri.
Come ogni anno, in occasione della festa del papà iniziano a fioccare suggerimenti di ogni tipo. Proposte per regali da fare, libri da leggere e lavoretti da realizzare insieme ai bambini, poesie da declamare. Tutte queste cose hanno un minimo comune denominatore: un radicatissimo stereotipo di genere che – in anni in cui non si fa altro che parlare di emozioni e libera espressione della propria parte autentica – puzza un po’ di vecchio.
Uomini che non devono cedere mai

Negli ultimi tempi stiamo iniziando a familiarizzare con gli stereotipi che pesano sulla donna e sulla madre. Siamo ancora lontani da una narrazione del femminile e della maternità diversa da quella ancillare e legata al “focolare domestico”, ma stiamo pian piano prendendo coscienza dei limiti e dei danni che storie di questo tipo possono arrecare alla nostra sfera emotiva e relazionale.
Di stereotipi, difficoltà materne e narrazioni alternative sulla donna, ne parlo spesso sul mio profilo Instagram.
Attribuiamo l’origine di questi stereotipi ad una società patriarcale con forti squilibri nella distribuzione del potere e della libertà espressiva tra i generi. E spesso riversiamo la nostra frustrazione su tutti gli uomini, indistintamente, dimenticandoci però che quella stessa società patriarcale non vuole neanche il loro, di bene.
Perché è vero, continua a distribuire loro privilegi massicci. Ma a che costo?
Dà loro il potere, ma nega loro la possibilità di essere sensibili, introspettivi, deboli, indecisi, vulnerabili. Quella stessa società che li vuole in una posizione dominante toglie loro la libertà di cadere, di cedere.
Questi uomini, questi padri devono necessariamente essere instancabili fari nella notte. Se noi donne e madri ci ritroviamo a sostenere il peso del carico mentale famigliare, per gli uomini non va certo meglio. Loro si ritrovano a sostenere il peso di una sfera emotiva che nessuno ha insegnato loro a coltivare, conoscere, accogliere.
Non so voi, ma a me tutto questo non sembra un gran privilegio.
Una storia diversa sull’essere padri

Cosa possiamo fare noi, mi chiederai.
Sicuramente non abbracciare le loro battaglie ma ricordarci che anche molti di loro ne stanno combattendo una. Molti di loro, proprio come noi, sono impegnati in una piccola rivoluzione, in una sorta di resistenza silenziosa ad un retaggio culturale che li vuole invincibili ma appiattiti, bidimensionali, senza profondità o spessore emotivo. Capaci di non perdersi nemmeno un dettaglio, lì fuori, ma incapaci di guardarsi dentro.
Io quest’anno ho deciso di fare la mia parte, di partecipare alla ri-scrittura di una nuova narrazione sulla paternità. Una con meno supereroi e più papà consapevoli della ricchezza che hanno dentro e che possono regalare ai propri figli.
La filastrocca che trovi qui sotto, propone questa nuova immagine di padre. Puoi leggerla da sola o puoi condividerla con i tuoi figli. E il loro papà.

Non è un duro
Non è una roccia
Pure lui piange,
Anche se gli scoccia
Non è di marmo,
Non è di pietra
Davanti alle paure
Lui spesso arretra
Non è invincibile
Spesso non è sereno
Il mondo non vuol saperlo,
Di difetti anche lui è pieno.
Ha un grande potere
Ma non è supereroe
E’ molto sensibile
E spesso invisibile
Lui vuole solo esser considerato
E di tante etichette venir liberato
Lui che non lo sa, quando ti abbraccia
Del grande tesoro che ha tra le braccia
Lui è un luogo sicuro, per i suoi bambini
Dove possono essere, senza confini
E oggi noi lo vogliam ricordare
Senza quel bisogno di dover celebrare
Che ogni genitore è una grande ricchezza
E che la vita ha tanta dolcezza
Quando c’è un papà
Che fa pace col dovere
E vuol bene ai suoi bimbi
Proprio come gli viene

Ti è piaciuta questa filastrocca?
Cosa pensi dell’immagine di padre proposta?
Vienimi a trovare sul mio profilo Instagram e parliamone insieme.
Ti aspetto!