Chi lo ha detto che scrivere serve solo se hai una bella storia da condividere? Qui ti spiego cos’è la scrittura consapevole, quali sono i suoi benefici, e ti do suggerimenti pratici per iniziare a praticarla (più o meno) ogni giorno.
Lo so, quando pensi alla scrittura molto probabilmente vai con la mente alla scrivania disordinata di Colin Firth in Love Actually, o alle mani di Ewan McGregor che pigiano sui tasti della macchina da scrivere in Muline Rouge. Ok, sono due esempi maschili, chiedo venia: ma queste sono le immagini che avevo io nella testa, fino a poco tempo fa, quando mi si diceva che mi avrebbe fatto bene scrivere, ogni giorno, per me stessa.
Reminiscenze cinematografiche a parte, la verità è che la scrittura è già da tempo uscita dalle mansarde degli scrittori bohémien e si propone come strumento necessario per portare chiarezza sul dialogo che instauriamo con noi stesse.
Si chiama scrittura consapevole quel tipo di scrittura quotidiana, istintiva, fluida, che ci permette di an-notare con intenzionalità e senza giudizio le parole che usiamo per raccontare e raccontarci il nostro mondo (quello là fuori, sì, ma anche quello che abbiamo dentro).
Scrivere consapevolmente è qualcosa di molto simile a ciò che facevamo già da piccoli, senza rendercene conto: portare – suoi nostri diari con tanto di lucchetto – pensieri e stati d’animo per toglierci piccoli pesi dal cuore e dalla testa. La differenza è che adesso, oltre a scriverli, quei pesi possiamo osservarli, an-notarli, comprenderli.
Alla fine di questo articolo trovi suggerimenti pratici per iniziare a scrivere, con consapevolezza. Ma prima, lascia che ti mostri alcuni dei molteplici benefici di questa pratica.

Vivere il momento presente
Scrivere (a mano) a mio avviso può diventare la migliore pratica informale di midfulness. Prestare attenzione alla gestualità della scrittura, allo spazio che occupa l’inchiostro sulla carta, alla forma delle nostre parole – ancor prima che al loro significato – ci ancora al momento presente. Scrivere con consapevolezza ci aiuta (paradossalmente!) a fare un piccolo detox cerebrale. Ciò che conta è solo ciò che succede nel momento in cui si scrive: tutto ciò che non è rilevante per la nostra sessione di scrittura (la spesa da fare, quel report da preparare, il medico da contattare), resta fuori. Riesci ad immaginare un modo migliore per svuotare e alleggerire la mente? Io, onestamente, no.
Per allenare questo aspetto: prova a scrivere tutto ciò che ti viene in mente – in maniera del tutto casuale, senza un filo logico. Porta l’attenzione sui movimenti della tua mano, sulla direzione della tua scrittura sul foglio, sulla grandezza di alcune parole rispetto ad altre. Non sforzarti di trovare un senso: scrivi per alleggerirti ed allenare l’intenzionalità.
Ascoltare le emozioni (e riconoscerne i messaggi)
Scrivere ci aiuta a portare consapevolezza anche sulle nostre emozioni. Ci viene detto costantemente di allenare l’empatia, di ascoltare le nostre emozioni. Ciò che succede di frequente, però, è che affiora la tendenza ad intellettualizzarle, quelle emozioni. Cerchiamo di portarle ad un livello logico, cerebrale, concettuale. E ci perdiamo i messaggi importanti che quelle emozioni, attraverso la saggezza antica del nostro corpo, cercano di comunicarci.
La scrittura consapevole può sicuramente aiutarci a radicarci e a connetterci di nuovo con la parte terrena delle nostre emozioni. Ho già parlato di come questo tipo di scrittura può rendere più efficace la comprensione delle nostre emozioni. Ma voglio darti un nuovo spunto di scrittura.
Prova a chiudere gli occhi e a visualizzare la parte del corpo dove è trattenuta l’emozione che ti crea disagio. Nota le reazioni del tuo corpo, quando solletichi quell’emozione. E dopo, prova a darle un nome e a scriverle una lettera.
Cara paura di fallire, forse stai cercando di dirmi che…

Superare i tuoi blocchi
Se anche tu – come me – hai la tendenza ad applicare sempre gli stessi modelli di comportamento che non portano mai a nulla, sperando che alla fine – per magia! – qualcosa cambi, ti do una buona notizia: la scrittura consapevole può aiutarti a smascherare tutti gli schemi inefficaci e ad individuare quelli più adatti a gestire la realtà intorno a te.
Ti faccio un esempio. Immaginiamo che tu abbia paura di cambiare (lavoro, città, palestra, giro di amicizie) e che di fronte a quella paura la tua prima e unica reazione sia il rifiuto. All’inizio nella tua comfort zone ci starai bella comoda. Ma a lungo andare quel rifiuto alimenterà la frustrazione di restare ancora in una situazione che vuoi cambiare e quel desiderio di cambiamento crescerà sempre di più senza trovare sbocco. Ecco che ti sei bloccata. Ti è familiare, vero?
Scrivere, può aiutarti tantissimo. Prova a mettere nero su bianco una situazione in cui ti senti impantanata e magari prova anche a dare un nome al tuo blocco. Ora, che conosci quel nome, quel blocco è visibile. E ora che lo vedi e che sai che non ti aiuterà ad avanzare, prova a pensare ad una piccola azione con cui puoi sostituire il tuo comportamento di default. Scrivila quell’azione, perché molto probabilmente sarà la chiave che ti aiuterà ad aprire una porta chiusa.
Migliorare la comunicazione
Quale modo per migliorare la comunicazione se non portare consapevolezza sulle parole che usiamo, ogni giorno? E no, non sto parlando solo della comunicazione con gli altri, ma soprattutto di quella con te stessa. Perché se non sei gentile e rispettosa quando parli con te stessa, come potrai esserlo – in maniera autentica e genuina – anche con le persone intorno a te?
Un consiglio che do sempre in questi casi è an-notare le parole poco gentili che usiamo, quando parliamo. Sì, ti sto proprio suggerendo di prendere carta e penna e interrompere per un attimo il tuo self talk o una telefonata con un amico quando ti rendi conto di aver pronunciato una parola o una frase piena di giudizi. O semplicemente una narrativa in cui non ti riconosci davvero.
Fa’ in modo di avere una lista, di queste conversazioni, e poi prova a cambiarle, una ad una. Prova a sostituirle con parole più gentili, e vedrai che la cura e l’attenzione che metti nella scelta delle parole ti aiuterà ad essere più presente anche nella comunicazione con i tuoi cari.

Diventare protagonista della tua storia
Quante volte ti è sembrato di vivere la tua vita da comparsa, senza avere nessun potere sulle cose che ti capitano? Certo, a volte quel potere non ce l’abbiamo davvero. Ma molto più spesso, non ci rendiamo conto del potenziale trasformativo di azioni che potremmo compiere per portare la nostra storia in una direzione nuova e inaspettata.
Portare consapevolezza sulla nostra storia personale è un processo lungo e articolato. Richiede uno sguardo lucido e la conoscenza dell’anatomia di una storia: cose che non sempre abbiamo già in tasca. Questo processo di esplorazione può farci sentire sole a volte, ed è per questo che ho creato laboratori e percorsi di scrittura creativa consapevole: per accompagnarti in un piccolo viaggio nell’ecosistema delle storie che ti porti dentro e provare a riscrivere tutte le narrazioni poco autentiche che si nascondo lì dentro.
Dai un’occhiata ai miei percorsi individuali, oppure iscriviti alla lista d’attesa per essere informata sulle prossime date dei laboratori di scrittura.
Come iniziare a praticare?
Ed eccoci qui, con un set di piccoli consigli per portare la scrittura consapevole nella tua pratica quotidiana. Pronta ad annotare?
Blocca un momento di 10-20 minuti nella tua giornata (per citare una carissima amica e collega: “se non lo pianifichi non esiste!”)
Prepara un ambiente pulito e ordinato, privo di troppi stimoli visivi o uditivi: tieni solo ciò che è rilevante per te (es: carta e penna, una candela, un cuscino, una tisana).
Lascia fuori dal foglio le aspettative: abbraccia la curiosità di scoprire cosa emerge, e non aver paura se quello che leggerai non ti piacerà. Puoi sempre tornarci in un secondo momento per riflettere su come puoi cambiare quella parte del tuo dialogo interiore.
Scrivi tutto ciò che ti passa per la testa, senza la pretesa di trovare un filo logico (quello lo potrai fare dopo). Se ti senti bloccata e non sai cosa scrivere, utilizza uno di questi prompt: “Oggi mi sento…”, “L’emozione che mi pesa sul cuore è…”, “Vorrei liberarmi di…”.
Lascia decantare ciò che hai scritto. Immagina le tue parole come una creatura vivente: anche loro hanno bisogno di respirare, prima di essere comprese. E lo stesso vale per te.
Se ti va, torna sulle tue parole in un secondo momento. Rileggile. Come ti fanno sentire? Tra quelle righe è emersa una consapevolezza che prima non avevi? An-nota tutto: ogni nuova consapevolezza è sempre una piccola perla.
Spero che questi consigli ti potranno essere utili. Se è così (o se vuoi averne altri) vienimi a trovare su Instagram o unisciti alla mia community di scrittrici consapevoli: non vediamo l’ora di scrivere insieme a te!
Un abbraccio,