“Non riesco a scegliere un lavoro che duri per tutta la vita” è una frase che hai pronunciato almeno una volta negli ultimi anni? Probabilmente non sei inconcludente: sei solo multipotenziale. Leggi l’articolo per scoprire quale modello di carriera potrebbe adattarsi al tuo tipo di multipotenzialità.
Immagina questa scena. C’è questo momento nella tua vita in cui proprio non riesci a scegliere. Saltelli come una pallina impazzita da un interesse, da un’area di conoscenza all’altra. Ma, nonostante tutti i tuoi sforzi, proprio non riesci a trovare un progetto, una carriera, una vocazione su cui puntare tutti i tuoi sforzi. Se è successo, non preoccuparti. Non sei pigro, irrequieto, svogliato o inconcludente. Probabilmente, sei solo multipotenziale.
La persona multipotenziale è quella che ha così tante passioni e interessi che non riesce a scegliere una carriera a cui dedicarsi per tutta la vita. È una persona resiliente, adattiva, curiosa e trasversale. Ha il desiderio di approfondire diversi ambiti del sapere e l’abilità di diventarne anche molto competente.
Certo, non è tutto rose e fiori. I multipotenziali sperimentano anche diverse difficoltà. Spesso diventano insofferenti alle routines e tendono a disperdere le loro energie fisiche e mentali su troppi progetti simultanei. Fanno fatica a delegare e a prioritizzare le diverse idee. La multipotenzialità non è un dono, una risorsa, un vantaggio. E’ semplicemente un modo di essere e affacciarsi alla vita.
E per trovare il tipo di carriera che possa renderci felici, è necessario riconoscerla, assecondarla e coltivarla.
Di cosa hai bisogno?

Qual è quindi la carriera ideale per un multipotenziale?
Non esiste una risposta univoca. E in realtà, per poter scegliere un lavoro che ci renda felici e soddisfatti, non dovremmo nemmeno partire dalla pianificazione di una carriera, quanto da un progetto di vita complessivo in cui capire che posto e che misura hanno gli ingredienti principali di una vita multipotenziale felice: denaro, senso e varietà. La carriera dovrebbe allinearsi agli obiettivi e sostenere una visione più grande, non essere il fine ultimo della ricerca.
Prima di avventurarti in questo processo di esplorazione, prova a riflettere su questi elementi, rispondendo ad alcune domande:
Quali sono i tuoi obiettivi economici? Di quanto hai bisogno per vivere bene? Quali sono le tue condizioni finanziarie, le cose e le esperienze da cui ricavi gioia? Quali sono le tue ancore di salvezza es: familiari o altre risorse)?
Quali sono i tuoi perché? Che senso ha, per te, il progetto o l’attività intrapresa/che vuoi intraprendere? Qual è la tua mission, il tuo purpose?
Di quanta varietà ho bisogno? Qual è il punto di equilibrio in cui non mi sento annoiato o schiacciato dal carico di lavoro?
Se ne hai bisogno, prima di proseguire nella lettura prendi carta e penna e prova a rispondere a queste domande. Se hai già lei idee chiare o se preferisci tornarci in un secondo momento, esploriamo insieme quattro modelli di carriere multipotenziali.
Multipotenzialità #1: l’alternanza
Con Alternanza ci riferiamo alla situazione in cui si hanno due o più lavori – o attività part time – alternate su basi regolari. Questo modello fa al caso tuo se non hai voglia di mettere tutte le tue energie su un singolo progetto, se hai bisogno di tanta varietà e se consideri la flessibilità più importante della stabilità. In questo caso ogni singola attività appaga e soddisfa una parte diversa di te ma preferisci lasciarle separate, evitando di sintetizzarle in un’unica carriera (come nell’approccio successivo).
Questo modello richiede un’elevata capacità di adattamento, motivazione e indipendenza. Sarà necessario organizzare un eterogeneo calendario di impegni e attività, e bisognerà farlo con molta flessibilità!
Come darsi quindi all’alternanza? Non sarà necessario buttarsi su una macedonia di lavori a caso. Il portfolio professionale può essere costruito gradualmente, partendo da una lista di attività che ci interessano o appassionano, sperimentando e correggendo il tiro in base ai ritorni economici, ai nostri stimoli e alle occasioni che ci si presentano.
Multipotenzialità #2: l’abbraccio di gruppo

Questo modello descrive una carriera poliedrica, trasversale ed eterogenea; il risultato della fusione e della sintesi di più competenze e interessi diversi. L’abbraccio di gruppo fa per te se ami assumere ruoli e livelli diversi su uno stesso progetto, se desideri che il tuo lavoro rifletta totalmente chi sei, se ami connettere attività che sembrano incomunicabili e , soprattutto, se hai bisogno di tanta varietà nel tuo lavoro.
Ci sono diversi modi per trovare – o anche creare – l’abbraccio di gruppo: puoi scegliere di lavorare in un settore per sua natura multidisciplinare, lavorare per un’organizzazione di larghe vedute che sostiene e incoraggia persone che padroneggiano più competenze; puoi avviare un’attività in proprio o anche rendere più eterogeneo il tuo lavoro attuale (ottenendo il permesso di far confluire più competenze diverse ed enfatizzando il valore aggiunto che potresti portare alla realtà per cui lavori!).
Per esplorare le possibilità di questo modello, prova a scrivere una lista dei tuoi interessi e disegna (sì, disegna!) le connessioni che riesci a trovare tra loro. sarà divertente e illuminante, te lo assicuro.
Multipotenzialità #3: la fenice
La fenice descrive la scelta di chi preferisce dedicarsi completamente ad un singolo progetto – per mesi o anche anni – per poi cambiare e dare inizio ad un percorso lavorativo diverso, partendo di nuovo da zero.
Questo modello fa per te se ti piace approfondire singoli settori di conoscenza – fino a diventarne quasi specialista -, se non hai bisogno di molta varietà nel tuo lavoro e se senti, dopo un po’ di tempo, il desiderio di spostarti su attività o progetti diversi. Le fenici, generalmente, sono i tipi di multipotenziali considerati confusi, irrequieti, privi di identità professionale. Ma è un pregiudizio infondato. La rinascita di una fenice non è mai casuale: spesso le esperienze lavorative precedenti gettano le basi, danno gli stimoli e gli input per l’evoluzione successiva.
Il consiglio, per chi sceglie questo modello, è di evitare salti nel vuoto. Prima di lasciare la strada vecchia per quella nuova, è auspicabile un periodo di riflessione, esplorazione e progettazione. Inoltre, è sempre desiderabile rendere le transizioni professionali il più fluide e gentili possibile.
Multipotenzialità #4: l’approccio Einstein

L’approccio Einstein si chiama così perché – come magari già saprai – Einstein nei primi del Novecento lavorò all’Ufficio brevetti del governo svizzero e, proprio in quel periodo, riuscì a concepire la sua innovativa teoria della relatività!
E infatti, in questo caso abbiamo un solo lavoro o attività a tempo pieno che non ci rende infelici – o drena totalmente le nostre energie – ma, anzi, ci sostiene e ci lascia anche abbastanza tempo libero per dedicarci ai nostri interessi (senza doverli monetizzare). Questo tipo di approccio fa per te se la stabilità lavorativa è più importante della varietà e se preferisci dedicarti agli altri interessi più come hobby, senza la necessità di farli diventare una fonte di guadagno.
Ovviamente, per essere efficace, questo modello presuppone che il lavoro principale sia “buono quanto basta”. Dovrebbe, cioè:
Essere piacevole e stimolante
Garantire una retribuzione che ci permetta di raggiungere i nostri obiettivi economici
Lasciarci abbastanza tempo libero per dedicarci ai nostri interessi
Se sei interessato a questo modello e sei in cerca di un lavoro del genere, prova a parlare con qualcuno che svolge una professione per te interessante e valuta l’esistenza di questi parametri.
Vuoi saperne di più?
Questi quattro modelli sono solo idealtipi e si possono adattare a diversi tipi di multipotenziali. Se ti sei rivisto in più di uno di questi profili, è del tutto normale. Ci saranno fasi di vita in cui ti sentirai più affine all’uno o all’altro, e va benissimo così. Questi sono solo punti di partenza, solo tu puoi trovare il modo giusto per mescolare questi modelli e adattarli alle tue esigenze.
Il concetto di multipotenzialità, inoltre, si estende molto al di là del tipo di carriera in cui possiamo sentirci pienamente realizzati.
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