La festa della mamma si avvicina. E sempre più forte è il desiderio di trovare il regalo perfetto per una figura così importante nella nostra vita. Quest’anno ho l’idea giusta per te. Alla mamma puoi regalare una storia: quella vera, la sua.
Io ho trascorso metà della mia vita a saltellare da un ideale all’altro, ad oscillare tra la volontà di non aderire a stereotipi non veritieri sulla maternità e il desiderio di non rinunciare ad una piccola occasione per manifestare amore ad una delle figure più importanti della mia vita. Quest’anno però ho fatto pace con il mio modo di sentire e vivere questa festività. Nell’unico modo che conosco: scrivendo una storia.
La storia che ti propongo di regalare quest’anno ad una madre per te speciale. La tua, quella di qualcun altro. Anche a te stessa, se vuoi. Perché le prime madri che dovremmo celebrare, per l’immenso lavoro di crescita ed evoluzione personale che sarà d’esempio per i nostri figli, siamo proprio noi.
Una storia vera sulla maternità

Che storia è questa?
È la storia di una maternità reale, oltre gli stereotipi che ci vorrebbero sempre in equilibrio sull’onda delle nostre emozioni. È la storia di aspettative disattese e miti sfatati, delle madri che sanno perdersi senza vergognarsene e di quelle che lavorano ogni giorno per ritrovarsi ed essere presenti (per se stesse e per i loro figli). È la storia di una vita vecchia e una vita nuova che sanno farsi spazio a vicenda, colmando le reciproche mancanze. La storia di una frattura che si trasforma in un momento evolutivo.
Ma soprattutto, è la storia di un viaggio. Un viaggio in cui non dobbiamo necessariamente essere sole.
Per chi è questa storia?

Questa storia è per chi madre lo è già, per chi deve diventarlo, per chi lo è stata molto tempo fa.
Questa storia è per chi desidera andare oltre le narrazioni comuni e guardare nelle pieghe dell’esperienza della maternità con uno sguardo diverso. Per chi ha bisogno di far pace con dolori antichi e per chi quella pace l’ha già trovata. Per chi ha la curiosità di esplorare un mondo che appare ancora troppo lontano. Per chi ha già una sua storia ma vuole provare a riscriverla, cercando pezzi di sé nelle parole di qualcun altro.
Perché regalare questa storia?

Puoi regalare questa storia a qualcuno a cui tieni. Per mostrare affetto e gratitudine. Perché un regalo è sempre un meraviglioso momento di cura, un modo per dire ad una persona ti penso. Ma con questa storia, sarà come dire anche ti vedo.
Puoi anche regalare questa storia a te stessa. Il rispetto e l’empatia che mettiamo nella comunicazione e nelle relazioni con le persone più importanti sono un atto rivoluzionario. Ma la vera rivoluzione accade quando la stessa gentilezza la riserviamo anche a noi stessi. Puoi regalarti questa storia per concederti un momento di cura e auto compassione, per accarezzare vecchie ferite e scoprire che quelle sono piccole costellazioni che, con forme diverse, abbiamo tutte disegnate addosso.
Dove puoi trovare questa storia?

Dov’è finita mamma? è già disponibile sullo shop:
Qui troverai il racconto, in formato eBook, in due versioni:
formato standard
formato personalizzabile
Il formato personalizzabile – al momento – comprende la possibilità di personalizzazione di soli elementi di testo (nomi, gusti e preferenze, piccoli dettagli della tua situazione familiare).
Ti anticipo che per la personalizzazione il tempo di realizzazione è di 5 giorni lavorativi. Inoltre, le disponibilità sono limitate, quindi se vuoi regalare (o regalarti!) questa storia per la festa della mamma, corri sullo shop a dare un’occhiata!
QUI trovi tutte le informazioni per poter procedere alla personalizzazione. Se hai voglia o necessità di sapere altro, scrivimi a storie@valeriadapozzo.com. Sarò felice di leggerti e aiutarti, se posso

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Ti aspetto,