Descrizione
“Già, perché Piero non riusciva mai a godersi il tempo trascorso dondolando sull’altalena: già pensava al momento in cui sarebbe dovuto scendere da lì per far salire un altro bambino. E allora, mentre il suo corpicino di treenne oscillava su e giù, dai suoi occhi iniziavano a cadere grossi lacrimoni. Il suo ditino si alzava e indicava qualcosa. La mamma seguiva la traiettoria tracciata da quel piccolo indice e capiva: ora Piero voleva lo scivolo. Ma ecco che anche lì, proprio mentre saliva l’ultimo gradino prima della discesa, solita storia. Pianto inconsolabile e dito che puntava il tappeto elastico. E lì potete star certi che pure mentre faceva le capriole Piero riusciva a piangere e indicare la giostra successiva. Finché pure alla mamma veniva un po’ da piangere e decideva di tornarsene a casa con Piero che ancora contava sulle dita le giostre su cui sarebbe salito la domenica successiva.”
Scommetto che anche tu, spesso ti sarai sentita come il piccolo Piero. Incapace di goderti la bellezza del momento che stavi vivendo perché troppo avanti (o magari troppo indietro) con il cuore e con la testa. Questo piccolo racconto non contiene risposte, ma ti accompagnerà, passo dopo passo, a farti le giuste domande. Quelle che servono per iniziare ad essere davvero felici, ma soprattutto a farci caso.
Pagine: 61 pagine.
Illustrazioni: a colori.
Formato: A4 (perfetto se hai voglia di stamparlo in casa)
Estensione: .pdf
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